La rivelazione di Bob Geldof nei confronti della band di Bono e The Edge
L’icona della musica rock irlandese ha raccontato quanto la sua opinione
nei loro confronti sia cambiata con il passare del tempo
Il bello delle opinioni è che si possono sempre cambiare.
Il bello è lasciarsi stupire dagli altri e poter cambiare il nostro pensiero.
Un esempio celeberrimo?
Bob Geldof ha detto chiaramente che agli inizi
non apprezzava per nulla la musica degli U2.
Poi ha cambiato idea, e molto.
Durante il nuovo documentario della BBC,
“Smashing Hits! The 80s Pop Map of Britain & Ireland”,
ha spiegato cosa pensasse degli U2 nei primi tempi della loro carriera.
E no, la sua opinione non era per nulla buona, anzi. Li riteneva “terribili”.
Il cantante ha infatti dichiarato: «Erano pronti a tutto, erano ragazzi,
ma pensavo che fossero francamente terribili.
Fingevano di essere delle star del punk ma non lo erano assolutamente».
Con il passare del tempo la sua opinione è cambiata.
Lo spartiacque definitivo è avvenuto nel 1983 quando gli U2 hanno realizzato
“New Year’s Day”. Difatti Geldof ha aggiunto:
«Sono arrivati al pubblico perché erano davvero talentuosi. Avevano solo bisogno di tempo».
Geldof e Bono sono amici da una vita. Cosa li accomuna?
Oltre al talento musicale (e oltre al fatto di essere due leggende della musica),
i due sono accumunati dal loro impegno sociale e dalla filantropia
che da sempre li contraddistingue. Per questo, nel 1985, Geldof ha voluto organizzare
“Live Aid”, uno degli eventi musicali più importanti della storia.
Il fine era quello di raccogliere fondi per tutte le vittime della carestia in Etiopia.
E chi erano i “novellini”? Proprio gli U2.
Gary Kemp degli Spandau Ballet aveva infatti dichiarato a proposito:
«Ricordo che tutti noi pensavamo “Perché quel gruppo irlandese è qui?”
Perché … sapete … non erano grandi come gli altri».
Eppure è stato proprio grazie a “Live Aid” se gli U2 sono diventati gli U2,
ovvero uno dei gruppi musicali più famosi e apprezzati nel mondo.