Band tributo ai mitici Guns’n’Roses dal lontano 1998, i Muppet Suicide portano sul palco la carica e la grinta dei veri rockers. Propongono 2 ore si spettacolo in puro stile rock; salti e acrobazie uniti alla musica che tutti ricordiamo vi faranno rivivere le sensazioni che i Gn’R suscitavano nel loro pubblico durante le esibizioni. Tra le tante date in tutta Italia spiccano per importanza l’esibizione come spalla dei mitici L.A. Guns, con Gilby Clarke (ex chitarrista dei Guns’n’Roses) e il tour italiano 2005 degli Adler’s Appetite, l’attuale band del primo batterista dei Gn’R Steven Adler.
Non chiedete mai a nessuno della tribù come è venuta in mente l’idea di una tribute band ai Red Hot: non lo sanno, forse perchè non è mai stata in mente e non è mai stata un’idea.
La storia è più semplice: tre musicisti tra un live, un turno e una birra si ritrovano per delle jam a base di Red Hot. I Red Hot sono difficili da suonare bene, serve dedizione, studio, tecnica e precisione ma non basta, per niente. Per suonare i Red Hot occorre sentirteli addosso e metterci l’anima e i ragazzi ce l’hanno e suonano pezzi come Suck my kiss, Naked in the rain e Give it away e spaccano. Quando poi ai tre si unisce un pazzo con la faccia da sberle, praticamente il clone di Anthony Kiedis, il gioco è fatto: nasce la RedHotribù.
Lo spettacolo è energia, movimento e impatto. I pezzi sono i più famosi, quelli che Red Hot scelgono per i loro show o i brani passati alle radio o le chicche del passato ma sono tutti suonati con groove, dinamica e sonorità fedeli. La strumentazione è la stessa, l’abbigliamento anche ma questi sono dettagli, quello che conta è che i quattro sul palco emozionano, si divertono e divertono…